Detersivi biodegrabili, pulire casa rispettando salute e ambiente

DetersiviYOUAnche il comparto dei detersivi per la casa prende atto del trend che vede il consumatore sempre più attento alle tematiche legate a salute e tutela dell’ambiente e cerca di fare della sostenibilità un elemento chiave dei suoi prodotti. Ne è un esempio il nuovo marchio YOU di Mapa Spontex che ha lanciato sul mercato una nuova linea di detergenti (per la cucina, per il bagno, per i vetri e igienizzanti)  100% vegetali e biodegradabili, realizzati a partire da ingredienti attivi di origine naturale, provenienti da piante, frutta, fiori, oli essenziali e minerali rinnovabili. 

Nati come prodotti specifici per la pulizia degli ospedali, questi detersivi sono totalmente privi di profumi sintetici, coloranti o sostanze petrolchimiche e non contengono componenti irritanti o pericolose per la salute, come ha spiegato Matteo Vaccari, ‎Head of Marketing, Communication and Trade spending Newell Brands, Mapa Spontex in occasione della prima presentazione ufficiale del marchio sul mercato italiano tenutasi ieri a Milano.

Tutte queste caratteristiche hanno permesso a questa linea di detergenti di ottenere  la certificazione da parte di Ecocert.  La certificazione – ha sottolineato  il manager –  è stata data proprio perché il prodotto rispetta totalmente quella che è la naturalità nella sua formulazione, sia per quanto riguarda la componentistica degli ingredienti, sia perché la fabbrica che lo produce rispetta i più severi e nuovi paradigmi di un’idea green del mondo: infatti l’energia utilizzata per la produzione di questo prodotto viene al 100% da fonti rinnovabili”

L’incontro è stata, inoltre l’occasione per affrontare la questione dell’inquinamento indoor, ovvero quello presente all’interno degli ambienti domestici, grazie al contributo del professor Pier Mannuccio Mannucci, Professore emerito di medicina interna all’Università di Milano e all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Il docente, che ha recentemente dedicato al tema il  libro  ‘Aria da morire’ , scritto a quattro mani con Margherita Fronte, ha parlato della correlazione tra mortalità e questa forma di inquinamento. 

 L’inquinamento delle case è un fattore di rischio di mortalità tra i più importanti – ha spiegato il docente – e le cause sono multiple: i prodotti che si usano per pulire la casa  e deodorarla, i fuochi (anche per cucinare), i cibi bruciacchiati, il fumo di sigarette, le muffe, gli acari. Molte di queste sostanze, contenute nei prodotti per la casa, sono cancerogene come la formaldeide il benzene la trielina.”  Queste molecole costituiscono, infatti, un fattore di rischio per persone ‘più deboli’ come anziani e donne incinte, ma anche adolescenti sani.  

In generale l’inquinamento indoor risulta essere al terzo posto tra i massimi fattori di rischio per la morte di persone di tutte le età e ambo i sessi, preceduto solo da problemi di pressione sanguigna alta e dai danni provocati dal fumo. Mentre per quanto riguarda i ragazzi giovani il fenomeno si colloca al quarto posto tra le cause di mortalità preceduto solo dall’utilizzo di acqua inquinata o da conseguenze dovute a una scarsa pulizia personale.  

 

Qui di seguito le interviste a Vaccari e Mannucci 

 

 

Vaccari 

 

Qual è la genesi di questi prodotti? Quali sono le caratteristiche che li remdono ecosostenibili? 

 

http://www.youtube.com/watch?v=7zTFdBaW6I0

 

Quali caratteristiche hanno permesso di ottenere la certificazione Ecocert ? 

 

 

A quale target vi rivolgete? 

 

 

Mannucci 

 

In che modo l’inquinamento indoor costituisce un fattore di rischio di mortalità? 

 

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.