Nucleare, a 5 anni da Fukushima radioattività nel Pacifico quasi normale

Fukushima%20A cinque anni dal disastro nucleare di Fukushima i livelli di radioattività dell’Oceano Pacifico sono tornati quasi alla normalità. E’ quanto rivela uno studio del comitato scientifico di ricerca oceanica (un pool di esperti a livello internazionale) pubblicato all’inizio di luglio.  Secondo la ricerca mentre nel 2011 quasi la metà dei campioni di pesca nelle acque costiere al largo di Fukushima conteneva livelli elevati di materiale radioattivo, dopo un quinquennio, le sostanze radioattive sono state sparse fino alla costa degli Stati Uniti. 

Tuttavia, come si legge su scienceetavenir, l’incrocio dei dati provenienti da una ventina di studi sulla radioattività generata dalla centrale giapponese, ha evidenziato che i livelli di radioattività nel Pacifico si sono abbassati rapidamente dopo aver raggiunto un livello di radioattività decine di volte superiore alla normalità. 

 Per esempio, nel 2011, quasi la metà dei campioni di pesce nelle acque costiere al largo di Fukushima conteneva livelli pericolosi di materiali radioattivi. Nel 2015, il numero era sceso a meno di uno per cento al di sopra del limite”, spiega nell’articolo Pere Masque, professore di radiochimica ambientale presso Edith Cowan University in Australia e co-autore dello studio pubblicato sulla rivista annuale di scienze del mare. 

 Tuttavia lo studio rivela una situazione ancora critica per il fondale marino e il porto vicino alla centrale di Fukushima. Per questo, ha spiegato  Masque, ”Il monitoraggio dei livelli di radioattività e la vita marina in questa regione deve continuare”. In questo senso un valido contributo viene dall’analisi delle quantità di Cesio, un sottoprodotto dell’energia nucleare solubile in acqua che per questo costituisce una soluzione ideale per l’analisi della concentrazione di materiale radioattivo nell’Oceano. 

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