Solare, per gli obiettivi COP 21 al 2025 richiesti 4,8 TW in più

Solare FotovoltL’energia solare può rappresentare uno strumento centrale per perseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni posti dalla COP 21 lo scorso dicembre. Tuttavia per raggiungere i target fissati al 2025 il potenziale aumento della capacità in termini di energia solare appare superiore rispetto a quanto stimato oggi dagli analisti di settore: 4,8 terawatt in più rispetto alle attuali previsioni. 

 E’ la fotografia scattata da uno studio condotto da REC, azienda specializzata nella realizzazione di pannelli solari, secondo cui si registra a livello mondiale un’asimmetria tra le iniziative avviate in tema di energie rinnovabili e gli obiettivi di riduzione delle emissioni da raggiungere. La Germania, ad esempio, per mantenere la temperatura globale al di sotto 1,5 °dovrà cercare di ridurre le emissioni nel suo comparto elettrico di 1,152 Gt entro il 2025. Oltre a questo sarà necessario ridurre il ricorso al carbone, che copre attualmente il 45% del mix energetico del Paese, arrivando a farne quasi a meno attraverso l’introduzione  in media di 8 GW all’anno di ulteriore capacità in termini di energia solare. 

Quello dell’elevato ricorso al carbone come fonte non è un elemento che caratterizza solo la politica energetica tedesca, ma si delinea come un vero e proprio trend globale. Se, da una parte, l’India, con il 73% di carbone nel suo mix energetico, si piazza al quarto posto dei Paesi con maggiori emissioni necessitando entro il 2025 di una capacità in termini di energia solare di 374 GW in più rispetto alle previsioni attuali; dall’altra nei Paesi Bassi un aumento della capacità in termini di energia solare e di energia eolica (con una capacità aggiuntiva per il solare pari a 14 GW, quasi il doppio rispetto alle previsioni attuali) consentirebbe di abbandonare completamente il carbone entro il 2023.

Stesso trend anche per quanto riguarda gli Stati Uniti dove, per raggiungere i target di riduzione di emissioni al 2025, bisognerebbe puntare di più sul fotovoltaico con una capacità complessiva di circa 790 GW, un valore quattro volte superiore rispetto alle attuali previsioni. 

Anche nel caso del Giappone, invece, gli sforzi per ridurre le emissioni del 26% entro il 2030 rispetto al 2013 non riescono a bilanciare la quota di emissioni inquinanti, pari al 3% della quantità mondiale. Il ricorso al solare per rendere concreti questi obiettivi richiederebbe, infatti, una capacità aggiuntiva di 250 GW entro il 2025 pari a 3 volte le attuali previsioni.

 “I risultati dei nostri calcoli sono rivelatori. Partendo dalle previsioni basate sulle attuali politiche, per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 ºC, il mondo deve ridurre ulteriormente le proprie emissioni di CO2 di ben 144 Gt entro il 2025. Poiché a livello mondiale un terzo delle emissioni di CO2 legate all’energia è da imputare al settore elettrico, REC ritiene che l’energia solare possa concorrere per ben il 25% alla riduzione delle emissioni, risultato che a sua volta contribuirebbe a limitare l’aumento della temperatura. Inoltre, quanto prima il mondo inizierà ad accelerare l’installazione di nuovi impianti, minore sarà la capacità finale necessaria”, commenta in nota Steve O’Neil, CEO di REC

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