1,2 mld di euro risparmiati grazie a progetti di ecoinnovazione finanziati dall’UE

Ecoinno Renew FinalUn risparmio totale di 1,2 miliardi di euro monetizzabili per l’ambiente ogni anno, 9 posti di lavoro a tempo pieno creati da ogni singolo progetto (a cui se ne aggiungono altri 4 salvaguardati), 198 milioni di metri cubi di acqua risparmiata. E ancora 2,2 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti di energia risparmiata, un valore pari all’energia totale utilizzata in un anno dall’industria danese, e 2,4 milioni di tonnellate di materie prime non utilizzate. Questi sono solo alcuni dei risultati ottenuti, sul doppio fronte ambientale e della redditività economica, a due anni dalla fine dei progetti del programma CIP (eco-innovation Initiative), promosso dalla Commissione Europea per sostenere realtà del settore privato nella commercializzazione dei loro progetti di innovazione in fase avanzata. 

L’obiettivo – come si legge nel report che traccia un quadro riassuntivo del progetto – era quello di colmare il divario tra dimostrazioni di successo di tecnologie innovative e la loro effettiva ampia diffusione sul mercato,  con particolare attenzione alle piccole e medie imprese dei 27 Paesi UE e altri Paesi partecipanti al programma.” Il finanziamento – si legge ancora nel testo – contribuisce così non solo a proteggere l’ambiente, ma anche a rafforzare la competitività delle PMI europee e dell’economia europea in generale”

L’iniziativa rientra nel quadro generale del programma per l’innovazione e per la competitività dell’UE (CIP), gestito dall’ EASME (Executive Agency for Small and Medium-sized Enterprises) attraverso l’apertura di call annuali di progetti pubblicate dal 2008 fino al 2013.

In particolare i 5 ambiti in si articolava l’iniziativa sono: Recycling (per promuovere il riciclo di materiali), Buildings and Construction (per promuovere l’edilizia sostenibile), Food & Drink (per promuovere filiere produttive e metodi di packaging efficienti), Greening Business (per diffondere approcci innovativi all’ Eco-Management dell’UE), Water (per introdurre nei progetti target di riduzione di consumi idrici pari almeno al 30%). 

Secondo il report, risultati positivi sono stati registrati sul fronte delle emissioni di gas serra: a due anni di distanza dalla chiusura dei progetti sono state, infatti, risparmiate in totale 5,104,009 tonnellate equivalenti di CO2 all’anno, pari alla media annuale di emissioni di 1,8 milioni di macchine. Buone performance anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti radioattivi con 155 tonnellate risparmiate, calcolate sempre a distanza di due anni dalla fine dei progetti. 

Dal punto di vista economico dal report emerge come, solo per citare qualche dato, “Il portfolio totale di 185 progetti di eco-innovazione preveda di generare un considerevole volume di ricavi di mercato. Il fatturato annuo generato ha raggiunto o si stima che raggiungerà oltre 500 milioni di euro nel secondo anno dopo la chiusura dei progetti,  che corrisponde ad una media complessiva di  2,7 milioni di euro per ciascuno dei 185 progetti, tra cui un certo numero di progetti che non prevedono di generare ricavi, ma piuttosto di risparmiare sui costi internamente”.

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