FER: occupazione, tecnologia e aspetti normativi al centro del convegno di Esapro

Esapro1Le energie rinnovabili come stimolo per promuovere l’occupazione.  La necessità di sburocratizzazione e di maggiore chiarezza normativa. Lo sviluppo di tecnologie sempre più innovative. E’ stato un dibattito vario e multidisciplinare quello che ha animato ieri a Roma il convegno  “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica: il ruolo della Politica e delle eccellenze italiane all’indomani di Cop 21”, organizzato dal Gruppo Esapro, operatore di O&M nelle rinnovabili in Italia.  L’incontro è stato un momento di confronto stakeholders della filiera delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, della ricerca e della politica.  

Tra gli ospiti del convegno il neo presidente di ENEA Federico Testa che ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile nel trasferimento tecnologico focalizzato sulle PMI, di cui il tessuto industriale italiano è ricco. “L’ENEA – ha affermato Testa come si legge nel comunicato  dedicata al convegno – punta sempre di più all’efficienza energetica e a fungere da soggetto terzo che sostiene chi intraprende la strada degli investimenti in questo settore”.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati anche esempi concreti di innovazioni tecnologiche. Andrea Reale, Professore Associato del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma Tor Vergata, ha presentato una nuova tecnologia per il fotovoltaico basata sulla stampa di polimeri di sintesi derivati da materiali organici. Una valida alternativa al silicio nei confronti della quale, ha affermato  Reale, come si legge in nota, “l’Italia vanta un vasto know-how, tra i maggiori a livello europeo”.

 Il convegno ha alternato interventi provenienti dal mondo accademico a quelli di operatori fotovoltaici italiani come RTR, HFV e GSF. Tra i relatori anche il dott. Diego Percopo, Amministratore Delegato di Ultor, JV tra Enel Green Power e F2i nel settore del fotovoltaico in Italia, e di HFV. Il manager, come si legge nella nota, ha menzionato l’importanza di un sistema normativo chiaro e stabile sottolineando come “le aziende della filiera delle rinnovabili non chiedono forme incentivanti, ma un sistema di regole chiare e stabili nel tempo”.

Fin qui, dunque, il punto di vista dell’industria e della ricerca, ma l’incontro ha visto la presenza anche di rappresentanti del mondo politico che hanno potuto confrontarsi su questo tema. Se il senatore Antonio De Poli (UDC) ha sottolineato l’importanza di puntare su una sburocratizzazione del sistema, il senatore Gianni Pietro Girotto (Movimento 5 Stelle) nel suo intervento, ha invece menzionato la volontà di lanciare “la riforma degli oneri di sistema, basata sul buon senso e sulle direttive comunitarie” e la questione occupazionale con particolare riferimento alla perdita di 60.000 posti di lavoro nel settore FER legato alla chiusura di numerose aziende. La necessità di revisione di forme di finanziamento agli incentivi alle fer è stato il tema dell’intervento dell’ Onorevole Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia), mentre l’on. Alessia Rotta (PD) ha sottolineato il fatto che le questioni inerenti il settore dell’energia debbano “essere di competenza statale e non regionale in un nuovo sistema regolatorio”. 

La giornata è stata chiusa dall’intervento dell’a.d. di Esapro Ivan Fabris che ha ribadito come questo settore industriale debba fungere da stimolo per creare occupazione tra i giovani e come la richiesta emersa non sia quella dei finanziamenti. “Questo tavolo di confronto fra mondo politico e imprenditoriale – ha affermato Fabris come si legge  in una nota, – è  stato funzionale ancora una volta a far emergere esigenze e intenti comuni. È servito a ribadire che la nostra filiera industriale non chiede alla politica finanziamenti, bensì chiarezza e certezza normativa”. 

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