Riqualificazione edilizia, tra novità normative e opportunità di mercato

EfficienzaL’importanza di una maggiore conoscenza dei temi legati alla riqualificazione energetica degli immobili per gli stakeholder coinvolti (amministratori, gestori, progettisti e cittadini). Le opportunità legate ai nuovi obblighi di legge introdotti dai Decreti ministeriali del 26/6/2015 (recepiti in Lombardia dalla Dg.r. n.X/3868 del 17/7/15 e disciplinati con i Decreti n. 6480 del 30/7/2015 e n.224 del 18/1/2016). I vantaggi a livello ambientale di una riqualificazione del patrimonio edilizio. Questi sono solo alcuni degli spunti di riflessione che hanno animato il convegno “Riqualificare il condominio: i nuovi obblighi di legge e le opportunità per amministratori, gestori e progettisti” organizzato da Rete Irene, rete di imprese per la riqualificazione energetica degli edifici, con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano e Legambiente. L’incontro, tenutosi il 9 marzo a Milano, è stata l’occasione per declinare il tema delle riqualificazione degli edifici in un contesto multidisciplinare che ha visto l’alternarsi di interventi più prettamente teorici a best practice e contributi specifici di associazioni di professionisti del settore. 

Ad aprire i lavori Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene, che ha tracciato un quadro dettagliato delle novità normative in tema di riqualificazione energetica e manutenzione che sono contenute nel D.L. 63 del 23 giugno 2015, ripreso poi da Regione Lombardia il 30 di luglio del 2015, in vigore dal 1° gennaio 2016. Una vera e propria rivoluzione secondo Castoldi che per la prima volta obbliga a intervenire sugli edifici nell’ottica dell’efficienza energetica costituendo “un grande aiuto per lo sviluppo di questo mercato” da “mettere a servizio di tutta la filiera del settore. I punti principali del documento – ha sottolineato Castoldi – sono relativi al fatto che non si va più a realizzare un intervento di manutenzione ordinaria o manutenzione straordinaria, ma al fatto che si realizzano interventi di ristrutturazione importanti di primo o di secondo livello o di riqualificazione energetica”. Di conseguenza è  necessario, solo per fare qualche esempio, “rispettare i parametri di trasmittanza delle pareti o degli impianti, i parametri limite che la legge impone”. In questo senso, ha aggiunto il Manager, “interventi semplici di ristrutturazione edilizia non dovrebbero piu essere fatti, ma si dovrebbero fare interventi che guardano all’efficienza energetica come, solo per fare qualche esempio, sistemi di isolamento dell’involucro, cambio di serramenti, isolamento delle coperture o installazione di valvole termostatiche”. 

Leit motiv di tutto il dibattito è stata la questione ambientale che, insieme a quella dei vantaggi economici legati a operazioni di efficientamento, ha costituito lo sfondo e il polo dialettico degli interventi di tutti i relatori. In particolare la questione legata al peso delle emissioni degli edifici non efficienti sulla qualità dell’aria è stato affrontato da Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia, che ha spiegato come il riscaldamento degli edifici sia, insieme al trasporto, uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento dell’aria. In particolare, ha sottolineato Meggetto, secondo i dati forniti da Infrastrutture Lombarde, in media un appartamento di 80mq nella città di Milano emette 3160 kg di CO2 all’anno che, moltiplicati per 1,5 milioni di abitazioni presenti sul territorio della città metropolitana, fanno sì che per la sola climatizzazione residenziale si arrivi a raggiungere la cifra di 4,5 miliardi di kg di CO2 emessa.  La situazione non migliora nelle altre città lombarde: il dato peggiore è quello relativo a Pavia e Varese, con emissioni medie annuali di 4050 kg di CO2, mentre la città più virtuosa è Brescia con 2840 kg/abitazione. 

Il tema della rigenerazione urbana è stato, invece, al centro dell’intervento dell’Architetto e Docente del Politecnico di Milano Stefano Boeri che ha spiegato come, in questo senso, sia necessario attuare un grande progetto a livello nazionale in cui le città metropolitane rivestano un ruolo rilevante. Boeri ha inoltre spiegato come, per dare senso a una rivoluzione in campo energetico, l’orizzonte verso cui muoversi è quello legato a tipologie di edifici in grado di produrre più energia di quanta ne consumino, nonchè di conservarla e di diffonderla. Delle strutture, cioè, che funzionino come una sorta di “micro centrale elettrica” sfruttando le tecnologie legate alle rinnovabili. 

L’importanza della diagnosi energetica come perno su cui incentrare il processo di efficientamento degli edifici è stata sottolineata da Maurizio Vannucchi Vicepresidente del Collegio degli ingegneri e degli architetti, mentre il connubio sempre più stretto tra efficienza e progettazione è stato ribadito da Andra Muroni del Collegio dei geometri della Provincia di Milano che ha inoltre sottolineato il ruolo chiave dell’amministratore di condominio in tema di orientamento su queste tematiche. Fabio Bonalumi del Collegio dei periti industriali della Provincia di Milano e Lodi ha spiegato, invece, l’importanza per il settore di procedure standardizzate e realizzate da figure professionali dotate di specifiche competenze che, una volta elaborato un quadro d’insieme in base ai dati raccolti, possano mettere in atto interventi mirati in grado di ottenere risultati performanti. 

Fin qui, dunque, aspetti ambientali, normativi e legati alla progettazione. Sugli aspetti economici della questione si è soffermato Mario Tramontin, Manager di Rete Irene, che ha illustrato come a rendere il mercato della riqualificazione energetica una realtà con progetti economicamente sostenibili siano, oltre a una sinergia tra i vari operatori del settore, anche un sistema di garanzie contrattuali scritte e integrate tra interventi edili e impiantistici. 

Al termine dell’incontro è stata presentata la “Carta di Irene”, un manifesto di sensibilizzazione collettiva sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti in Italia che sarà aperto al contributo di associazioni, istituzioni, imprese, ordini professionali e cittadini. Il documento sarà presentato nell’autunno del 2016 alle istituzioni governative in modo da far comprendere l’importanza socio-economica di operazioni di efficientamento degli immobili. 

 

Nella video intervista  Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene,  spiega gli obiettivi del documento e traccia un quadro della situazione degli edifici in Italia dal punto di vista dell’efficienza energetica. 

http://www.youtube.com/watch?v=I7i9ZvlbCtE

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.