Dopo che il suo tentativo di cambiare l’etichetta energetica degli aspirapolvere in Ue è fallito, Dyson sta pensando di appellarsi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (ECJ).
Il rappresentante britannico afferma che i modelli rivali stiano ricevendo feedback erroneamente alti e che i test Ue sugli elettrodomestici non siano attendibili: condotti solo quando i sacchetti sono pieni di polvere, fuorviano il consumatore circa l’efficienza dell’elettrodomestico le cui prestazioni di assorbimento risultano inferiori rispetto all’uso comune. Ma l’azione di Dyson è stata respinta, non è riuscita a dimostrare che esistono test più affidabili, accurati e riproducibili di quelli condotti in Ue, dunque la decisione di appellarsi all’ECJ.
Inoltre l’azienda – nota per produrre aspirapolvere senza sacchetto – critica anche le etichette applicate ai dispositivi con sacchetto, che sarebbero favoriti nella Comunità.
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