Dall’IoT alle Smart city, il Lazio punta sulle start up

presentazione Gala LabIl fondo POR 1.3 nato nel 2012 con risorse europee ci ha permesso di investire in 24 società, 21 delle quali start up digitali e tecnologiche. Questa misura troverà conferma nella nuova programmazione 2014-2020 con circa 38 mln di euro disponibili entro il primo semestre del 2016: con la prima tranche da 20 mln di euro vogliamo investire nel settore digital nel Lazio; la seconda da 18 mln sarà dedicata al settore manifatturiero”.

Numeri incoraggianti quelli elencati da Andrea Ciampalini, Direttore Generale Lazio Innova (di seguito il videocommento), che confermano il lavoro fatto a supporto delle start up ad alto valore tecnologico e testimoniano la volontà della Regione di continuare a valorizzare il Made in Italy. “Abbiamo creato circa 130 nuovi posti di lavoro e, tra i nostri soci promotori, il 50% è under 35 anni”.

 Per questo Lazio Innova è diventato socio fondatore di Gala Lab, il nuovo incubatore e acceleratore di start up che si occupano di servizi e soluzioni per le città intelligenti, promosso dal Gruppo Gala e presentato ieri nel corso del convegno inaugurale di Roma.

Il corporate venture accelerator, che lavorerà a stretto giro con soggetti pubblici e privati (dall’Università Luiss di Roma al Gruppo Aubay, dal Politecnico di Milano alla Vitrociset), punta a sfruttare il potenziale di mercato offerto dalla diffusione esorbitante dei dispositivi digitali: “Oggi esistono 1,1 mld gli oggetti connessi e nel 2020 saranno 9,7 mld – ha spiegato Mariano Corso del PoliMi riprendendo i dati dell’Osservatorio Internet of Things -. Questa potenzialità è traducibile in dati di mercato: si parla di mercati che vanno da 1,2 a 1,6 trilioni di dollari e che stanno crescendo con tassi annui che vanno dal 15 al 25%”. Nella sola Italia esistono “8 mln di dispositivi connessi, la maggior parte riguarda la mobilità, lo smart metering e lo smart asset management (settore utility) e la domotica – ha continuato Corso -. A livello di Sistema Paese i risparmi equivarranno annualmente a 4,2 mld di euro che potranno essere reinvestiti per produrre ulteriori benefici”.

Attraverso la società Gala Venture di investimenti in imprese, l’incubatore emetterà strumenti partecipativi, rappresentativi sia dell’acceleratore che dei singoli business, da collocare presso terzi e offrirà servizi di supporto all’avvio e alla gestione. “La politica per le start up rappresenta un nuovo modello di sviluppo ed è funzionale al processo di sviluppo e reindustrializzazione che stiamo portando avanti da oltre due anni. Rappresenta un’opportunità che non possiamo permetterci di perdere”, ha commentato Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo economico del Lazio.

 http://www.youtube.com/watch?v=MY6ef2-zLes&feature=youtu.be

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