Monitoraggio, wireless ed efficienza: il futuro della rete idrica è smart

SmartCity2015Una rete idrica intelligente che possa essere monitorata e regolata in maniera efficace riducendo al minimo l’impatto ambientale. È questo l’orizzonte verso cui dovrà muoversi nei prossimi anni il sistema idrico italiano secondo Armando Carravetta, Professore di idraulica all’Università Federico II di Napoli che è intervenuto venerdì 9 ottobre al convegno ‘Energia e acqua’, uno dei numerosi appuntamenti in calendario nell’edizione 2015 del Festival dell’acqua, manifestazione dedicata al settore idrico e organizzata da Utilitalia al Castello Sforzesco di Milano.

Tra le priorità del comparto un ruolo di primo piano è rivestito dall’efficienza energetica. In quest’ottica le priorità non sono solo quelle legate  alla scelta di prodotti con performance migliori, ma a risultare fondamentali sono anche tutti gli elementi necessari a  un miglioramento del  monitoraggio dei dati per avere una visione di insieme e cercare di intervenire in maniera mirata e quindi più efficace. In questo contesto sempre maggiore importanza è attribuita alle innovazioni tecnologiche su cui in futuro bisognerà puntare in maniera sempre più significativa.

“Le tecnologie del futuro più importanti sono sistemi di monitoraggio che consentano in maniera non invasiva di verificare dove ci sono delle rotture nelle tubazioni – ha spiegato Carravetta -.  Non è più possibile avere delle reti idriche che perdono fino al 60 % dell’acqua immessa in rete. È vero che è costoso sostituire tubazioni vecchie con nuove, ma possiamo essere molto più efficienti nell’individuare tratti dove ci sono delle perdite, e questo lo si potrà fare in futuro con delle tecnologie che consentano un monitoraggio del sottosuolo migliore rispetto a quello che abbiamo adesso”.

Un altro aspetto rilevante, in ambito tecnologico, secondo Carravetta, è quello legato alle potenzialità del wireless. “Le nuove apparecchiature di misure, che sfrutteranno tecnologie wireless per la comunicazione – ha spiegato il docente –  potranno avere una rete con una misurazione diffusa su tutto il territorio, magari meno accurata, ma più ampia, perchè è molto meglio misurare in molti punti anziché in pochi con grandi costi”.

Non meno rilevante è poi la questione della riduzione dei consumi di energia nei sistemi di pompaggio. In questo senso risulta fondamentale, secondo Carravetta, “individuare per le reti idriche dei target di efficienza energetica in maniera tale da mettere il gestore nelle condizioni di  sapere che per una determinata tipologia di rete si possono raggiungere quei target e, quindi, quei risparmi.  Questi ultimi possono essere ottenuti anche mediante il recupero energetico, cioè la sostituzione di punti di dissipazione con punti di produzione di energia e l’introduzione di sistemi per la riduzione delle pressioni. Insomma ci sono tutta una serie di tecnologie che dalla sorgente fino al contatore e poi al rubinetto possono consentire una notevole riduzione dell’energia necessaria per il sollevamento”.

http://youtu.be/H2COQRlyxuA

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.