Idraulica urbana, il risparmio energetico viene dall’innovazione tecnologica

Idrico ReflueMiglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, assorbimento delle onde sonore, creazione di nuovi habitat naturali. Sono innumerevoli i vantaggi legati all’impiego dei tetti verdi, quelle particolari tipologie di coperture degli edifici la cui stratigrafia consente l’inserimento e la crescita di specie vegetali.  Questi vantaggi non si limitano alla struttura su cui il tetto viene applicato, ma si estendono anche all’ambiente circostante in un processo sinergico di reciproco scambio. Oltre, a creare nuovi ambienti naturali, tali applicazioni permettono di ridurre sia l’onda di piena a seguito di eventi piovosi sia il cosiddetto effetto dell’isola di calore urbano, fenomeno  che determina un microclima più caldo all’interno delle aree urbane cittadine rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali.

L’argomento è stato approfondito venerdì 9 ottobre durante il convegno ‘Energia e acqua’ del Festival dell’acqua, la manifestazione organizzata da Utilitalia che si è tenuta al Castello Sforzesco di Milano dal 5 al 9 ottobre.  Sui benefici energetici di questa tipologia di coperture per edifici si è soffermata Marilena De Simone del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria. Da studi condotti negli ultimi 10 anni, ha spiegato De Simone,  è emerso come i maggiori vantaggi siano legati all’utilizzo di tetti verdi come sistemi di raffrescamento passivo, ovvero svincolato da organi meccanici per il funzionamento e in grado di sfruttare i fenomeni naturali dell’ambiente.  Inoltre, per quanto riguarda l’ambito di utilizzo, i dati raccolti  mostrano come il massimo risultato sia riscontrabile su edifici con scarse prestazioni energetiche, ovvero la maggior parte degli edifici del nostro Paese. “Benefici energetici si ottengono attraverso la riduzione delle dispersioni termiche e attraverso un incremento della massa termica, che consente di ridurre le fluttuazioni di temperatura negli ambienti interni in relazione alle condizioni climatiche esterne” ha sottolineato De Simone.  

Un altro ambito applicativo dell’ingegneria ambientale al settore del risparmio energetico e dell’idraulica urbana è quello delle acque reflue e meteoriche di dilavamento. Proprio in questo settore, come ha sottolineato Nilo Pacenza di Petroltecnica SM&S, il ruolo dell’innovazione tecnologica è fondamentale per riuscire a ridurre i costi, migliorare efficienza energetica ed emissione di CO2, nonché  riuscire a trattare acque altamente contaminate.  “Abbiamo realizzato con l’università della Calabria una tecnologia per acque di dilavamento in cui si va a operare a monte della rete di drenaggio – ha spiegato Pacenza – quindi  là dove abbiamo spazi tecnici per installare tecnologie dove l’elemento centrale è una cartuccia filtrante in grado di smaltire sostanze  altamente contaminanti come idrocarburi e metalli pesanti”. 

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.