La ricarica wireless rivoluzionerà il settore dell’automotive… e viceversa. Ad affermarlo i risultati dello studio Wireless Charging: Opportunities, Applications & Standards 2015-2020 realizzato dal Juniper Research, attivo nell’analisi del settore delle comunicazioni hi-tech globale.
Questa modalità di ricarica, infatti, cambierà l’interazione del consumatore con il proprio veicolo abilitando una serie di nuovi servizi a bordo, come lo streaming audio e il filtro personalizzato delle notifiche. Ciò consentirà alle case automobilistiche di produrre servizi software-based attraverso semplici notifiche inviate dal cellulare al cruscotto, senza dover mantenere aggiornati firmware e hardware di bordo. Al momento i produttori stanno lavorando su Qi e A4WP/PMA, due soluzioni pensate per la compatibilità del sistema che però richiedono l’installazione di componenti molto complessi (e costosi) e, entro il 2020, sono 50 milioni i veicoli che monteranno a bordo questa tecnologia.
Ad oggi, però, è il consumatore il primo da sensibilizzare: alcuni smartphone montano questa modalità di ricarica, il Samsung Galaxy S6 fa di questa caratteristica un punto di forza, ma l’utente non la conosce e non la sfrutta. La decisione di molti produttori di notebook di installare questa tecnologia su quasi il 20% dei dispositivi portatili entro il 2020 aiuterà certamente ad accrescerne la popolarità e la familiarità.
“Perchè la ricarica wireless abbia veramente successo i rivenditori di telefonia devono fornire ai consumatori dispositivi con una dotazione per la ricarica wireless – ha osservato James Moar, Autore del rapporto –. La tecnologia non decollerà se rappresenta un costo aggiuntivo di 30 dollari. Questo è il motivo per cui il mercato automobilistico è così importante: se la tecnologia viene fornita come standard nelle auto i consumatori potranno apprezzarne i vantaggi senza avere la sensazione di affrontare un ulteriore acquisto rischioso e inutile”.
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