Il primo modulo di magnete superconduttore per il reattore sperimentale di fusione nucleare JT-60SA è pronto. Presentate oggi a Genova dall’Enea e da ASG Superconductors, le bobine saranno il cuore pulsante dell’impianto che riproduce la reazione delle stelle, anche detto Tokamak. Queste avranno il compito di confinare il plasma nel magnete per riuscire a replicare la generazione di energia degli astri lavorando ad una temperatura di milioni di gradi.
La realizzazione di Tokamak è parte fondamentale dell’accordo bilaterale euro-nipponico Broader Approach che vuole accelerare la ricerca sulla fusione nucleare. Capofila in Italia per la ricerca è l’Enea che, grazie alle competenze maturate nello studio dei plasmi a confinamento magnetico sulle macchine Frascati Tokamak (FT) e Frascati Tokamak Upgrade (FTU) e allo studio dell’interazione luce laser-plasma sull’impianto ABC, si è impegnata a realizzare 9 delle 18 bobine del magnete superconduttore. Nel 2011 ha assegnato ad ASG Superconductors il compito di realizzare i componenti ed è riuscita nei tempi a completare tutti gli avvolgimenti di bobina previsti nei tempi stabiliti.
Il primo dei nove componenti è stato già inserito nella relativa cassa di contenimento, realizzata dall’Enea con la collaborazione dell’italiana Walter Tosto SpA. Il Commissario dell’Enea Federico Testa ha commentato: “Il settore della fusione nucleare rappresenta un chiaro esempio di come la collaborazione tra ricerca e industria sia vincente, come dimostra il miliardo di euro circa di commesse vinte da aziende italiane.”.
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