Dall’Australia le batterie allo zinco bromuro costano di meno e il mercato sembra essersene già accorto.
“Oggi il prezzo per kWh è un elemento strategico che può generare sostanziali aumenti di interesse nei consumatori” commenta in una nota Simon Hackett Chairman di Redflow, l’azienda australiana che, a seguito di un accordo con la Flextronics, è in grado di produrre batterie US$20c per kWh rispetto i 48 US$ valutati fino a solo sei mesi fa. “Abbiamo ricevuto ordini dall’Europa e dall’Austrialia, con una crescita superiore alle aspettative”.
Oltre all’abbattimento dei costi l’azienda promette ulteriori rivoluzioni in campo di resa del prodotto, difatti l’azienda ha sperimentato un nuovo elettrodo per la superficie di trasmissione, l’ACN13 che garantisce una resa maggiore e l’abbattimento dei costi. La fiducia di Redflow è tale che ha esteso la garanzia del prodotto a 10 anni.
L’arrivo della miglioria elettronica nella filiera di produzione avrà qualche ripercussione nella linea di produzione, perchè sempre dall’Australia spiegano che, per agevolare il passaggio alla nuova serie nella linea di produzione della Flexitronics in Nord America, ci saranno rallentamenti di produzione della tecnologia precedente. Un rallentamento che potrebbe nel frattempo far venire l’acquolina in bocca ai compratori, in attesa di una soluzione in grid parity anche per lo storage.
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