Dissesto idrogeologico: parte “Acque sicure”

FiumeSi chiama “Acque sicure” ed è il piano previsto dal Governo per far fronte al dissesto idrogeologico in Italia. L’iniziativa è stata illustrata a fine agosto all’Expo di Milano e prevede un fondo da 1,3 miliardi di euro da impiegare in quattordici aree metropolitane.

Il Piano parte nel mese di settembre con la firma degli accordi di programma con le Regioni – spiega il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – che avranno subito 650 milioni di euro disponibili. Abbiamo finanziato progetti esecutivi, che potranno quindi diventare subito cantieri, per affrontare le emergenze più forti, quelle che comportano un pericolo per la popolazione”.

Presente all’evento tenuto nell’Esposizione Universale del capoluogo lombardo anche il Sindaco di Genova, Marco Doria, città protagonista negli ultimi anni di diversi episodi da dissesto idrogeologico, che riceverà 400 milioni di euro per concludere i lavori di messa in sicurezza dei torrenti a rischio esondazione.

Acque sicure – secondo il primo cittadino – è una presa d’atto importante di una autentica emergenza nazionale, dopo anni di sottovalutazione del problema. Avevamo un piano di progetti da realizzare per la messa in sicurezza e il rifacimento di coperture o canali scolmatori ma non c’erano le risorse. Con il piano del Governo potremo riprendere i lavori già avviati, le risorse sono garantite”.

L’iniziativa prende in carico anche la difficile situazione delle infrastrutture idriche nazionali, come nel caso della depurazione. Il Direttore della Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura, Mauro Grassi, aggiunge: “Realizzeremo un piano per la depurazione soprattutto al Sud, anche perché l’Italia è sottoposta a pesanti sanzioni da parte dell’Unione europea e all’inizio del 2016 dovremo iniziare a pagare“.

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