Azioni non convenzionali per ridurre i rifiuti

Digitaletocco“In assenza di un cambio del moderno modello di produzione e consumo, nel 2100 si genererà il triplo dei rifiuti rispetto a oggi”. Si tratta di una delle molte analisi previsionali proposte a Ravenna, nel corso della tre giorni di convegni dal tema “Fare i conti con l’ambiente”.

Di fronte a una prospettiva così negativa, nota ormai da tempo e aggiornata periodicamente, governi e istituzioni preposte stanno attuando politiche e strategie per ridurre la produzione di rifiuti e per affermare una cultura della sostenibilità a livello sociale.

Da questo punto di vista, però, occorre considerare che in Europa i rifiuti solidi urbani (RSU), cioè quelli più direttamente riferibili ai comportamenti di consumo delle persone, costituiscono solo il 10% dei rifiuti prodotti.

Un dato che fa capire come le scelte da prendere in questo settore debbano tener conto di una grande quantità di aspetti: dalla gamma totale di produttori di rifiuti alle esternalità ambientali di processi e soluzioni.

Un approccio che tiene in considerazione più variabili è la teoria economica dei rifiuti, descritta nel corso della manifestazione di Ravenna da Mariangela Zoli dell’Università Tor Vergata.

Secondo questa metodologia, gli individui devono essere incentivati a scegliere i propri acquisti attraverso una logica di sostenibilità e quindi minor produzione di rifiuti derivante. Ad esempio, “ciò è possibile attraverso una tassa sul packaging” o “superando la tariffa fissa e facendo pagare i rifiuti in base alla loro reale produzione“; non più, quindi, sulla base di metri quadri abitativi e numero di inquilini.

Un secondo ramo della teoria, infine, prende in considerazione anche gli aspetti comportamentali, puntando su motivazioni “intrinseche” (coscienza ambientale) ed “estrinseche” (associare i comportamenti ambientali all’immagine sociale).

Di seguito, nelle video interviste, gli approfondimenti con Mariangela Zoli dell’Università Tor Vergata sullo studio comportamentale rispetto alla produzione di rifiuti, con Alberto Capra di ARPA relativamente al turismo sostenibile e con Elisa Bonazzi (ARPA) sulle valutazioni ambientali.

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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.