Sono solo 9 i paesi della Comunità Europea che hanno rigorosamente attuato la legge 2010/31/UE sull’efficienza energetica. I funzionari dell’Unione hanno dichiarato che mentre in 16 stati l’iter di recepimento della direttiva è risultato incompleto, 3 nazioni non hanno fatto nulla.
L’Italia, insieme a Cipro, Malta e Svezia, si vanta per la sua buona condotta: qui il Decreto Legge 63 riguardo le “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo sulla prestazione energetica nell’edilizia” è entrato in vigore il 6 giugno 2013. La Bulgaria e l’Ungheria, invece, lo scorso novembre sono state invitate dall’esecutivo ad accelerare il procedimento di recepimento delle regole; per contro, nei confronti di Portogallo, Grecia e Slovenia è stato avviato un procedimento.
Scendendo più nel dettaglio, secondo i risultati dello studio condotto dalla Coalition of Energy Savings sono pochi gli stati che hanno presentato piani credibili: tra questi Danimarca e Irlanda, mentre Francia, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Romania, Repubblica Ceca hanno registrato margini di miglioramento.
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