Secondo un nuovo rapporto di GSMA Intelligence (Groupe Speciale Mobile Association) e KRC Research, in Germania, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti il 25% dei cittadini ha attivato nella propria casa un dispositivo intelligente dedicato all’efficienza energetica, relativamente ai campi di: smart metering (n28%), illuminazione (23%), sicurezza (23%), telemedicina (22%).
Il report “The impact of the Internet of Things: the connected home”, presentato al Mobile World Congress di Barcellona (2 – 7 marzo), assegna un ruolo centrale all’intelligenza diffusa grazie all’avvento sempre più percepibile dell’Internet of Things.
“Nonostante il mercato delle soluzioni IoT si trovi ancora in una fase embrionale – spiega Alex Sinclair, GSMA Chief Technology Officer – la domanda di servizi e tecnologie è già altissima, con ottime prospettive di crescita per i prossimi anni”.
In particolare, l’89% degli intervistati coinvolti nelle rilevazioni del rapporto si è detto favorevole alla “smart home” e all’utilizzo di reti wireless in casa per la gestione centralizzata dei dispositivi elettronici da remoto tramite telefono, tablet, computer portatile, smartwatch, device indossabili e altre apparecchiature connesse in rete.
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