CNR e Padiglione Italia per Expo 2015

PadiglioneiTQuando si parla di cibo e alimentazione non sono poche le implicazioni nel campo della sostenibilità ambientale, economica ed energetica. Temi che pongono forti sfide scientifiche e allo stesso tempo devono affrontare il limite della comunicazione e della divulgazione verso chi non è un addetto ai lavori.

Proprio su questo doppio fronte opera la collaborazione tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Padiglione Italia di Expo 2015 (presentata oggi nella sede romana del CNR), che si concretizzerà con un ciclo di 24 eventi chiamato “Vivaio Ricerca” (uno per ogni settimana dell’Esposizione universale di Milano) che metteranno in vetrina le eccellenze del nostro Paese, ma non solo.

Allo stesso tempo risponderà all’esigenza sottolineata da Alberto Mina, Direttore Relazioni esterne e Istituzionali del Padiglione Italia, di creare “un laboratorio per il futuro, valorizzando soprattutto i giovani”. D’altro canto, aggiunge Mina, il trattato sottoscritto nel 1927, che rappresenta una sorta di “Costituzione” per le esposizioni universali, “prevede al primo articolo che lo scopo principale di questa manifestazione è quello educativo”.

Scorrendo l’elenco degli incontri previsti (realizzati anche in collaborazione con altri enti, tra cui, ad esempio, l’ENEA), alcuni momenti di riflessione prevedono di approfondire: “Da scarto a risorsa, il concetto di bioraffineria applicata alle produzioni alimentari”; in questo caso, come spiega il Direttore del dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del CNR Francesco Loreto, si tratta di filiere tecnologiche “che consentono di ridurre lo spreco alimentare”.

Ancora, i convegni su: “La nuova azienda agricola tra salvaguardia dell’ambiente, energia e ruolo sociale dell’agricoltura” o “Food print: il costo ambientale degli alimenti”. Il tutto partendo da una consapevolezza, l’idea che produrre e spostare cibo ha inevitabilmente un costo anche energetico.

Se a ciò si aggiunge, come spiega Loreto, che “oggi le persone da nutrire sono 7 miliardi, ma nel 2025 diventeranno 9”, allora si capisce la portata della sfida che la scienza è chiamata a cogliere in senso alla sostenibilità del Pianeta. In termini quantitativi, “tale crescita si tradurrà nell’aumento del 60% della domanda di cibo e del 19% di acqua per l’agricoltura. Da qui la necessità di ottimizzare le risorse e produrre più e meglio”; dunque, secondo un principio di efficienza.

A fare da casa per questi momenti di incontro e per le eccellenze del nostro Paese durante Expo sarà appunto il Padiglione Italia, che stando a quanto emerso nella presentazione di oggi sarà realizzato con una fortissima connotazione digitale e tecnologica, che consentirà, tra le altre cose, di far dialogare costantemente gli smartphon dei visitatori con la struttura in modo da valorizzare e ampliare l’esperienza di visita.

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.