Abbattere le emissioni: cinque azioni dell’Iea

RiscaldamentoglobaleI modelli elaborati, nel tempo, dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) hanno dimostrato che limitare, a non più di 2°C, l’aumento della temperatura globale è possibile, ma per farlo occorre trasformare il sistema energetico mondiale.

Visto che, ad oggi, nell’attuazione di questa trasformazione siamo in ritardo, l’Agenzia ha pensato bene di disporre cinque azioni necessarie e concrete che, se venissero attuate nei negoziati internazionali che si svolgeranno il mese prossimo a Lima, ci aiuterebbero a raggiungere l’obiettivo di un “settore energetico a basse emissioni di carbonio”.

“L’energia per i due terzi delle emissioni globali di gas a effetto serra, in modo che qualsiasi accordo sul clima che emerge avrà bisogno di lavorare per il settore energetico il mondo reale” – ha detto direttore esecutivo dell’AIE Maria van der Hoeven -. Il consumo di energia è stato, e continuerà ad essere, un fattore determinante della crescita economica, lo sviluppo sociale e la riduzione della povertà. Le cinque priorità che stiamo mettendo in evidenza oggi hanno lo scopo di portare la realtà del settore energia davanti e al centro di discussioni sul clima”.

Le cinque azioni:

– Cogliere i vantaggi di un intervento immediato per piegare la curva delle emissioni globali. Per il 2020, colmando l’80% del divario dei 2°C senza alcun costo aggiuntivo prodotto interno lordo;

– Focus sulla decarbonizzazione dell’elettricità. Politiche forti a sostegno di energia elettrica a basso tenore di carbonio potrebbero più che dimezzare le emissioni di energia elettrica nel 2030. Questo permetterebbe di risparmiare 9,5 miliardi di tonnellate nel 2030 – una quantità complessiva maffiore di quelle emesse dalla Cina nel 2012;

– Rimodellare gli investimenti e accelerare l’innovazione nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio nella società. Una collaborazione multilaterale è fondamentale per lo sviluppo e la personalizzazione di soluzioni tecnologiche adeguate a livello nazionale.

– Mobilitare gli obiettivi non-climatici per promuovere il settore energetico e la decarbonizzazione.  Sanità, i trasporti,  sicurezza energetica, e altri obiettivi possono guidare la riduzione delle emissioni.

– Rafforzare la capacità di ripresa del settore energetico al cambiamento climatico. Anche in un mondo, il cambiamento climatico rappresenta una minaccia alla sicurezza energetica che deve essere affrontata attraverso politiche e azioni commerciali.

I negoziati (COP 20) che si svolgeranno nel mese di dicembre a Lima rappresentano un passaggio fondamentale nel percorso che porta verso un accordo internazionale e vincolante sul clima, in vista, soprattutto della riunione (COP 21) che si svolgerà il prossimo anno a Parigi. Proprio per questo l’agenzia, oltre alle cinque azioni, “ha anche offerto le opzioni per farle progredire in INDCs dei paesi e nel testo della convenzione 2015 sul clima”.

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