D.Lgs efficienza, è l’ora dell’attuazione

E7 307Il Mse prepara i provvedimenti. E7 a colloquio con Mauro Mallone responsabile della divisione Sviluppo Sostenibile presso la DG per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare del Mse

Il D.Lgs per il recepimento della direttiva Ue sull’efficienza energetica è in attesa di sbarcare in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore. Ma si scaldano già i motori per la sua applicazione. E7, il settimanale di QE, ne ha parlato con Mauro Mallone, del Mse.

D. L’attività è stata più lunga del previsto, ma alla fine ha dato un risultato nell’insieme completo, anche se le diverse associazioni di categoria stanno già esprimendo i diversi pro e contro. Quali sono stati i nodi più duri da sciogliere?

R. “Il processo di recepimento è stato particolarmente laborioso e complesso in quanto la direttiva ha un impatto significativo sulle imprese, sulla pubblica amministrazione e sui consumatori ed è stato necessario trovare un punto di convergenza tra l’esigenza del Paese di traguardare gli ambiziosi obiettivi di efficienza energetica fissati al 2020 e gli interessi, spesso contrapposti, degli operatori del settore”.

D. Ripercorrendo velocemente i diversi punti su cui si sofferma il decreto, quali sono i prossimi passi da compiere?

R. “A breve dovranno essere emanati i provvedimenti per attuare le nuove misure di promozione dell’efficienza energetica introdotte con il decreto di recepimento e per migliorare gli strumenti già attivi come il conto termico e i certificati bianchi. Ad esempio dovrà essere attivato il programma di interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione centrale e dovranno essere definite le modalità di funzionamento del neo istituito fondo per l’efficienza energetica. Inoltre, sarà lanciato il bando per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni finalizzati a sostenere la realizzazione di audit energetici nelle Pmi”.

D. Rispetto agli strumenti di policy sembra che il decreto dia molto rilievo al meccanismo dei certificati bianchi

R. “Certamente. Coerentemente con quanto previsto nella Sen, il meccanismo dei certificati bianchi è stato confermato come strumento principale per promuovere l’efficienza energetica nel nostro Paese e ci aspettiamo che esso contribuirà per oltre il 60% al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020. Anzi riteniamo che il meccanismo debba essere ulteriormente innovato per renderlo più efficace e per semplificare l’accesso agli operatori”.

D. Dall’efficienza l’Europa si aspetta molto sia in termini di sostenibilità ambientale che di opportunità di lavoro e, quindi, di sviluppo industriale. Ma potrebbe anche essere una buona chiave per accelerare lo sviluppo di progetti relativi alle smart city?

R. “Anche l’Italia si aspetta molto dall’efficienza energetica che è stata inserita come prima priorità per il raggiungimento degli obiettivi della Sen. L’efficienza energetica, infatti, rappresenta lo strumento più efficace per l’abbattimento delle emissioni, per accrescere la sicurezza energetica e per stimolare un mercato dove le imprese italiane già occupano posizioni di leadership nel panorama internazionale”. Riguardo lo sviluppo delle smart city rappresenta un driver significativo. Infatti per rendere più “smart” le nostre città non si può prescindere dal promuovere l’efficienza energetica degli edifici sia pubblici che privati, degli impianti per l’illuminazione pubblica, dei mezzi di trasporto”.

D. Il tema del risparmio energetico è certamente molto vasto. Non sarà facile per il Paese riuscire a cogliere tutte le opportunità del settore. Vi siete posti il tema della divulgazione di buone pratiche?

R. “Assolutamente. Un principio ispiratore seguito nel recepimento della direttiva è stato quello di attivare strumenti “low cost” che potessero innescare meccanismi di sviluppo del mercato dei prodotti ad alta efficienza energetica e comportamenti più virtuosi da parte dei cittadini e delle imprese. Il decreto, ad esempio, prevede la realizzazione da parte di Enea di un programma triennale di sensibilizzazione articolato in base alle esigenze informative delle famiglie, degli studenti, dei dipendenti PA e delle imprese”.

Leggi l’ultimo numero di e7 Efficienza, recepita la direttiva. Ora il Ministero pensa ai provvedimenti

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