Smart city: il percorso italiano

smart ciytSe riusciamo, e possiamo farlo, ad avviarci alla ripresa dobbiamo farlo a partire da settori strategici come le costruzioni e l’innovazione tecnologica”. Basti pensare che “per il nostro Paese la Commissione europea stima 120mila posti di lavoro potenziali nel digitale”, ai quali si somma il fatto che “ogni lavoro digitale ne genera altri cinque in settori differenti”.

A spiegarlo è Mauro Bonaretti, segretario generale della Presidenza del Consiglio, intervenendo oggi alla conferenza di presentazione di Saie e Smart city exhibition 2014, che prosegue: “Chiediamoci perché oggi di smart city si parla molto ma si realizza meno”; tre i motivi: “La mancanza di piani di sviluppo strategici con priorità chiare; il problema procedurale, ad esempio per i vincoli del Patto di stabilità o le sinergie pubblico – privato da favorire; l’esigenza di comprendere che la città intelligente non è solo questione di pochi ma di tutti”. Infine, un aspetto fondamentale: “Serve un modello di business per le smart city chiaro che consenta gli investimenti”.

In apertura del suo intervento Bonaretti ha riportato un messaggio di Graziano Del Rio, nel quale il Sottosegretario spiega: “Il governo è impegnato a mettere in campo azoni concrete a sostegno delle imprese e che migliorino la qualità della vita dei cittadini. In questo senso l’innovazione delle città, la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico, le politiche per smart city e community, le politiche abitative e per il patrimonio pubblico sono sfide che vogliamo affrontare”.

Definiti gli obiettivi sono arrivate le indicazioni dei player di settore. È questo il caso del presidente di Ance Paolo Buzzetti: “Il ministero dell’Economia ha una concentrazione di competenze da divenire unico vero decisore delle questioni nazionali”, ma con mentalità “di dieci anni fa“, tant’è che ci sono voluti “otto anni per capire che la ristrutturazione edilizia dà gettito“. I dati, dal canto loro, sono eloquenti: “L’edilizia ha ormai perso 800mila posti di lavoro”. Per uscirne serve maggiore “credito alle imprese” e “semplificazione burocratica”. In questo senso Armando Zambrano, presidente Consiglio nazionale Ingegneri, invoca “una burocrazia smart”.

In tema di edilizia queste le proposte: un regolamento edilizio che valga in tutto il Paese, la riforma del Titolo V sulle competenze, una svolta sulla normativa dei lavori pubblici.

Il crono programma lo detta Leopoldo Fryerie, presidente Consiglio nazionale Archietetti: “Abbiamo un anno per sistemare le cose”; tre i focus: legge sugli appalti, legge urbanistica e testo unico per l’edilizia.

Un insieme di indicazioni su cui concorda il responsabile Segreteria tecnica ministro Infrastrutture e Trasporti, Enrico Seta, rassicurando su come queste rientrino “nei nostri temi di lavoro”.
 
Chiare anche per Anci le priorità in favore delle smart city, descritte da Antonella Galdi: “Il nostro osservatorio ha mappato 368 progetti rientranti nell’alveo della smart city. Le indicazioni europee danno grande importanza alle città metropolitane, che rappresentano il 37% del Pil nazionale e il 30% della popolazione”, per le quali è previsto circa un miliardo dalla nuova programmazione dei fondi strutturali.

Fondamentale, quindi, il lavoro di confronto tra tutte le parti interessate. Secondo il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli, “cinquant’anni fa Saie nasceva mentre l’edilizia diveniva industria. Oggi il salone si pone come luogo di networking per tutti coloro che hanno un ruolo attivo nella politica sociale e nella cultura dell’innovazione per il territorio e le nuove città”.

Dal canto suo Carlo Mochi Sismondi, presidente Forum PA, aggiunge: “I tempi sono maturi per trasformare idee, progetti e iniziative in politiche organiche e concrete di trasformazione gestione del territorio. In un contesto in cui la smart city è posta al centro delle politiche comunitarie e italiane, l’innovazione urbana rappresenta una grande opportunità da cogliere”.

In chiusura dell’evento il senatore Waleter Vitali ha sottolineato l’importanza del lavoro del Governo che si è detto in linea con le linee guida dettate nella mattinata di lavori.

 

Forum PA rinnova l’appuntamento con Smart City Exibition e quest’anno lo fa nel SAIE la visione di una PA verso i cittadini e verso grandi esempi internazionali, nell’intervista a Gianni Dominici, Direttore generale Forum PA

 http://www.youtube.com/watch?v=-ealXaU1q1c&feature=youtu.be

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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.