Puglia, lo sviluppo passa per energia e servizi

e7280x165 20140528“Così attiriamo gli investimenti sul territorio e aiutiamo le imprese a internazionalizzarsi”. Parla Antonio De Vito, dg di Puglia Sviluppo Spa. Il nuovo numero di E7

La Puglia è una regione dall’altissimo potenziale energetico e logistico che la rendono un territorio attrattivo per gli investimenti produttivi esteri, ma anche per lo sviluppo delle attività locali in ottica di internazionalizzazione. Ad esempio gli investimenti esteri realizzati in Puglia grazie allo strumento dei Contratti di Programma (incentivo attivato dalla Regione e diretto alle grandi imprese) arrivano a 405 milioni complessivi, di cui il 48,47% riguarda la sola Germania. Come sostenere e migliorare questi comparti? E7, il settimanale di QE, ne ha discusso con Antonio De Vito, direttore generale di Puglia Sviluppo S.p.a. (società affidataria di attività da parte della Regione in qualità di organismo intermedio nell’attuazione di alcuni regimi di aiuto).
“In questo ciclo di programmazione”, dichiara, “abbiamo sostenuto, attraverso un catalogo di strumenti probabilmente unico in Italia, investimenti di tipo micro e macro, dal piccolo artigiano al grande player internazionale. Grazie, quindi, a un meccanismo con procedura a sportello avviato dal 2009, a oggi abbiamo in essere 2 miliardi e 400 milioni di attività. Di questi 1 miliardo e 100 milioni riguardano le grandi imprese. Nell’ambito dei contratti di programma, infatti, su 43 contratti 16 afferiscono multinazionali estere. I settori che in questo momento stanno concludendo le loro operazioni sono in particolare aeronautica, farmaceutica e meccatronica”.
“La nostra attività, comunque”, prosegue il dg, “ha sostenuto sia gli investimenti produttivi sia le attività di ricerca. Per nostra fortuna molte multinazionali hanno trasferito sul territorio regionale anche siti del secondo tipo. Sul ciclo di programmazione 2007 – 2013 abbiamo insistito molto, tra le altre cose, sul tema dell’efficientamento energetico, con buoni riscontri dalle imprese. È recente, inoltre, la comunicazione della Commissione europea sull’approvazione del nuovo regolamento di estensione sul ciclo di programmazione 2014 – 2020, in cui gli interventi di efficientamento energetico sono tra le finalità previste”.
Come agire invece per l’internazionalizzazione delle imprese regionali? “Abbiamo un’attività che si muove su due filoni. Quello”, spiega, De Vito, “più istituzionale con la presenza in tutti gli appuntamenti internazionali, con il coinvolgimento dei distretti produttivi regionali, ad esempio nelle occasioni fieristiche migliori. Poi c’è il sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi con lo strumento della rete o dei consorzi d’impresa”.
Infine, per favorire di più lo sviluppo locale “la regione intende migliorare l’accesso alle tecnologie Ict, uno dei temi che sarà certamente preso in attenzione nella nuova programmazione. Dovremo confrontarci con le strutture ministeriali per evitare inutili sovrapposizioni; ad esempio per il completamento della banda ultra larga. Importante l’innovazione e la digitalizzazione dei processi, anche interni alla Pubblica Amministrazione. Dal punto di vista delle reti occorrerà inoltre valorizzare fondi per lo sviluppo e la coesione, individuando cosa inserire nella programmazione comunitaria e cosa in quella nazionale, in virtù dei vincoli di spesa”.

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