Agricool il trend che fa bene all’ambiente e all’economia

Mela MensileMarzo2017L’agricoltura è sempre più cool. Ne è convinto Marco Gualtieri, Presidente e ideatore di Seeds&Chips – Milano Cucina (già fondatore di TicketOne): “La smart agriculture è un percorso affascinante da intraprendere. L’unione di tecnologie innovative, che dispongono ora di una piattaforma di uso comune diffusa come gli smartphone, ha portato molti giovani ad avvicinarsi all’agricoltura e ad essere agricoltori”.

La miscela esplosiva altri non è che la fusione tra un settore economico fondamentale e problematico e l’opportunità tecnologica. “Il trend procede su due binari, paesi sviluppati e non egualmente sfidanti e ricchi di iniziative”, continua Gualtieri. “Nei paesi sviluppati sta tornando il  valore per il territorio, per i prodotti locali e, di conseguenza, i piccoli produttori che si temeva sparissero stanno vivendo una rinascita completa. Mentre nei paesi meno sviluppati gli smartphone permettono al contadino di ricevere informazioni e assistenza impensabili fino a qualche anno fa.  In questa dicotomia sta emergendo sempre di più il luogo della città, pensiamo agli orti urbani e alle innovazioni nella coltivazione verticale, idroponica, acquaponica o ariaponica. Tecnologie affascinanti anche per le aree climaticamente svantaggiate o contaminate”.

Cibo, quindi, che da elemento fondamentale per la sopravvivenza fisica diventa anche uno strumento di sostentamento economico della new economy. Non è solo l’approccio smart che piace ai nuovi agricoltori, c’è anche un ritorno al rispetto della natura e dei suoi sistemi di mantenimento. Questo scenario in realtà Gualtieri lo ha annusato già qualche anno fa quando, cogliendo spunto da Expo 2015, ha realizzato proprio all’esibizione di Milano la prima edizione di Seeds&Chips che il prossimo maggio vedrà la sua terza replica sempre nel capoluogo lombardo.

“Il cibo è al centro di tante cose, elemento fondamentale della sostenibilità. L’importanza dei temi di Expo “Feeding the planet, Energy for life” era molto più grande di quella che nell’immaginario collettivo si poteva cogliere e i contenuti esposti avrebbero trovato nell’innovazione e nelle tecnologie gran parte delle soluzioni delle stesse“, prosegue Gualtieri. “Da qui ci siamo messi a studiare cosa c’era in giro per il mondo in termini di innovazione. Ci siamo resi conto che c’erano grandi opportunità di rappresentare questo ecosistema“.

Nel 2015, due mesi prima di Expo, è nata la prima edizione di Seeds&Chips, oggi siamo alla terza (Rho Fiera Milano, 8-11 maggio).

Ci siamo subito posizionati con un carattere internazionale”, spiega Gualtieri, “questo perchè evidentemente queste soluzioni e tematiche riguardano tutti e, in particolar modo, vista l’urgenza del problema alimentazione, e la necessità di avere un driver di crescita economica, specifiche aree geografiche“.

Internazionalizzare l’agrifood

Un’attenzione al settore che, secondo Gualtieri non ha ancora raggiunto tutti gli stakeholder coinvolti nella filiera, soprattutto sul piano italiano in cui l’agricoltura smart può offrire un’opportunità concreta nel rilancio economico del sistema Paese.

Non è il caso dell’Ufficio in Italia per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), che, incontrato proprio nel corso di Expo per la prima edizione del concorso internazionale “Idee Innovative e Tecnologie per l’Agribusiness”, vede quest’anno una stretta sinergia nell’ambito “Seeds&Chips”.

Le premiazioni, difatti, saranno un elemento centrale di questa edizione di Seeds&Chips, The Global Food Innovation Summit il prossimo 10 maggio.

“Come ufficio nel nostro storico abbiamo supportato l’avvio in settori in cui l’Italia eccelle. Penso soprattutto all’agroalimentare, all’ottica e al food” spiega a Canale Energia Andrea Carapellese, Investment Promotion Expert di UNIDO. “Questo ha fatto sì che notassimo come nel mare magnum di premi e concorsi dedicati all’innovazione per le start up ci fosse una centralità su temi ICT, più che aspetti legati a iniziative reali. Di fatto business model validi per i soli paesi sviluppati. Mentre l’agro-industriale permette una crescita interessante nei paesi in via di sviluppo dove gran parte del pil e della manodopera si basa sull’agrifood. Per questo ci siamo impegnati a realizzare uno strumento di scouting su questo settore in grado di individuare e poi promuovere soluzioni replicabili in questo settore“.

Da qui abbiamo ideato la prima iniziativa nel 2015, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e conosciuto Seeds&Chips, di cui siamo elemento centrale in questa edizione”, prosegue Carapellese. Il confronto internazionale è una delle chiavi di volta dell’iniziativa del premio, proprio per creare cultura e valore dal confronto di esigenze e punti di vista dei paesi coinvolti. “Mettere tutti allo stesso tavolo, allargando quindi la platea di giurati, beneficiari e candidati ammissibili,  c’è sembrata una sintesi valida a raggiungere lo scopo”.

Uno sguardo oltre il premio “Idee Innovative e Tecnologie per l’Agribusiness”

“Nel 2015 abbiamo ricevuto ben 150 candidature da tutti i Paesi del mondo. Start up e incubatori ma anche  aziende”, sottolinea Carapellese. “L’iniziativa è stata in grado di attivare fondi, e diversi follow up,  offrendo concrete attività di trasferimento tecnologico e avviando partnership industriali”.

La dinamica è semplice: unire domanda e offerta supportando con esperienza tale processo.

I giurati votano secondo parametri quali: rilevanza e innovazione su aspetti di sviluppo economico e sociale (40%); concreta possibilità di replica ed estensione dell’iniziativa (20%); sostenibilità ambientale ed economica nel lungo periodo (25%); ricadute occupazionali attese (10%) e ricadute occupazionali dei componenti dell’iniziativa (15%).

La proposta avrà un seguito biennale: “Ci serve il tempo necessario per sviluppare il follow up delle idee vincenti, per quanto vogliamo garantire una visibilità comunicativa delle proposte selezionate oltre che una attenzione di networking e sviluppo finanziario. Tre le categorie premiate: assoluto;  under 35 e donne“.

Per partecipare è possibile presentate le proposte entro il 10 Aprile 2017 attraverso questo link.

Clicca qui per leggere il Mensile di Marzo.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.