Efficienza: progetto Transparense arriva il comitato italiano

Efficienza-Energetica-2012-27-UE featuredRiflettere sulle regole condivise e condivisibili per il mercato, trovare una strada comune per superare gli ostacoli (e magari trasformarli in opportunità) e definire gli strumenti finanziari a supporto degli Epc (Energy Performance Contract). A un anno dal lancio dell’iniziativa Transparense, il distretto tecnologico Habitech – unico partner italiano dei 20 che partecipano al forum europeo – ha organizzato il primo steering committee a livello nazionale coinvolgendo i principali stakeholder del settore: Esco, associazioni industriali e di categoria, rappresentanti dei comuni. A fare da padrone di casa in questa occasione è il Gse che, come spiega a e7 Costantino Lato (a capo della Direzione Studi, Statistiche e Servizi Specialistici), potrà offrire al comitato direttivo italiano un supporto “operativo” e il “know how” maturato negli anni. Grandi assenti le banche ma si tratta di una prima riunione, spiegano gli organizzatori, e gli istituti di credito – forse ancora “scottati” da quanto accaduto con il fotovoltaico – sono ancora in una posizione attendista per capire cosa succederà nel mercato. La speranza è quella di riuscire a coinvolgere “in corso d’opera” anche questi attori, convincendoli della solidità del business dell’efficienza energetica. Di seguito i tre argomenti di discusione affrontati nel corso della giornata, illustrati dai partecipanti ai lavori.

Il Codice di Condotta

Un mercato solido e trasparente si costruisce su regole chiare e condivise da tutti. Uno dei principali “output” del progetto Transparense sarà il Codice di Condotta, un documento ancora in fase di elaborazione (attualmente è in discussione la seconda bozza) che dovrà definire i principi fondamentali per la preparazione e l’attuazione di progetti Epc. Francesco Gasperi, Coordinatore tecnico di Habitech ci spiega che cos’è e a cosa serve il Codice di Condotta.

http://youtu.be/YdkBHLKcWu8

 

Uno sguardo oltre le barriere amministrative (e se ci fossero opportunità nascoste tra gli ostacoli?)

L’impegno ad “autoregolarsi” da parte del mercato, però, non può essere sufficiente. Accanto a questo serve un quadro regolatorio stabile, figlio di una chiara scelta politca da parte dei Governi europei. La strada da fare in questa direzione è ancora lunga e, sottolineano i presenti, occorre fare una ricognizione dei problemi dagli ostacoli amministrativi alle incertezze che continuano a persistere (come ad esempio quella relativa all’Iva al 10% sull’Epc). Un altro tema prioritario riguarda gli incentivi e la regolazione del conto termico. L’andamento del mercato porterà, secondo l’opinione di alcuni, a una naturale aggregazione delle Esco in realtà più grandi e stabili così come accaduto anche nel mondo delle rinnovabili. Il tavolo di lavoro su questo argomento è stato coordinato da Dario di Santo (direttore Fire)

http://www.youtube.com/watch?v=UXwuPmPYDSk

 

http://youtu.be/7Mw_vaQJUgo

 

 

“In effetti le piccole aziende in questo settore si trovano a scontrarsi con grandi barriere soprattutto nel settore pubblico come ci spiega Luigi Boso di Esco Primiero”

Strumenti finanziari

In attesa di avere il punto di vista da parte delle banche, i membri del Comitato hanno anticpato alcune proposte di strumenti finanziari a sostegno dei contratti Epc. Il problema è che se da un lato è fondamentale che vengano messi a disposizione strumenti efficaci (ex: project finance) per finanziare le Esco, al momento non sembrano esserci esempi di buone pratiche e gli enti pubblici non hanno i soldi da investire “up-front”. L’ipotesi più quotata (e ipotizzato anche nell’art.15 dello schema di D. Lgs per il recepimento della direttiva europea 2012/27/Ue trasmesso ieri al Parlamento) è quella di un fondo di rotazione per dare respiro al mercato.

Abbiamo chiesto a Vincenzo Albonico (presidente Agesi) di riassumerci le principali proposte emerse su questo argomento.

http://youtu.be/wqMYOplDTVY

 

I risultati di questo incontro preliminare vengono presentati oggi a Bratislava dai rappresentanti di Habitech nel corso dell’incontro del direttivo europeo mentre per il prossimo appuntamento per il comitato nazionale si dovrà aspettare il prossimo mese.  

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Giornalista specializzata nel settore energia, attualmente all'ARERA