Bollette in cerca di equilibrio tra contatori intelligenti… e maxi conguagli reali

Serve una legge in grado di gestire l’impasse normativo

SavingConguagli in bolletta onerosi e improvvisi. Cifre che possono superare le migliaia di euro (sia per le famiglie ma ancor più per le PMI) e per cui gli operatori chiedono un pagamento quasi immediato. Un fatto noto da anni e che ha visto già nel 2015 il Governo impegnarsi per una soluzione che ancora oggi fatica a trovarsi.

Nel mercato tutelato di energia e gas la soluzione possibile è la rateizzazione dell’importo”, sottolinea Luigi Gabriele, Affari istituzionali Associazione consumatori Codici, presente all’audizione tenutasi ieri alla Camera sul tema delle maxi bollette “Pensiamo cosa succederà poi a partire dal 2019, quando esisterà solo il mercato libero dell’energia e questa possibilità non sarà più praticabile automaticamente. Ma ricordiamo che il fenomeno è troppo spesso frequente anche nell’idrico, dove spesso assistiamo alla chiusura delle forniture anche su situazioni palesemente infondate”.

Serve una legge in grado di gestire l’impasse normativo, spada di Damocle per privati e Pmi, in grado di riprendere in mano la mozione sulle maxi bollette approvata nel 2015 “rispetto la quale il Governo si è dimostrato completamente inadempiente”, evidenzia a Canale Energia il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Simone Baldelli.

Il dato che emerge dalle audizioni è che c’è un numero molto importate di utenti coinvolto. Secondo le stime parliamo dell’1% degli utenti con conguagli superiori ai mille euro. Ma se consideriamo il dato complessivo, 138 milioni di bollette all’anno nel gas, ci stiamo riferendo con una stima prudente a circa un milione di utenti a cui poi vanno aggiunti quelli dell’energia, circa 200 milioni di bollette all’anno, e quelli dell’idrico che non conosciamo affatto”, sottolinea il Vicepresidente della Camera. “Stiamo quindi parlando di una cifra importantissima che si realizza, malgrado i contatori intelligenti, quando istallati”.

“Nel mondo occidentale la stima è una pura eccezione, solo in Italia è diventata negli anni prassi e consuetudine”
Luigi Gabriele, Codici

“Dobbiamo stroncare questo fenomeno con ogni mezzo”, rimarca Luigi Gabrieledi Codici.

La soluzione che l’associazione dei consumatori ha portato in audizione ieri prevede proprio una esclusione dei pagamenti come stima, accettandoli solo come eccezione e comunque per un periodo di tempo limitato che non può superare i due anni. Ma tra i temi viene anche sottolineata l’importanza di usufruire dell’intelligenza dei device, pagata dai cittadini italiani e di cui ancora è difficile usufruire. Quindi si richiede di abrogare il concetto di “tentativo di lettura”, soprattutto in presenza di contatori teleletti; e di legittimare l’autolettura attraverso l’accesso dei consumatori o di loro delegati al Sistema informativo integrato presso Acquirente Unico almeno per i settori energia e gas. Eliminando la “quota lettura” in capo ai distributori che non hanno effettuato tale attività. Anche rispetto le restituzioni verso gli utenti del denaro indebitamente sborsato maggiorato degli interessi legali, l’associazione avanza la richiesta di un recupero “veloce”, entro 30 giorni.

Il nodo della faccenda quindi sembra risiedere nel voler abbandonare o meno l’approccio ai “consumi stimati”. “Diciamo che il sedersi sulle spine dei consumi stimati è una delle cause” spiega Simone Baldelli. “perché per un verso comporta i conguagli, per l’altro un consumo irresponsabile. Credo che vadano fatturati i consumi effettivi per quanto possibile e per quanto la tecnologia lo permetta. La maggior parte delle aziende e delle imprese ci ha detto che la tecnologia e l’autoregolazione porterà la soluzione del problema, ma fino ad ora abbiamo all’attivo milioni di bollette all’anno con importi elevati che massacrano imprese e cittadini, quindi il problema non lo sta risolvendo la tecnologia. Serve una legge”.

Contatori smart siete avvisati, presto sembra potreste iniziare a far valere le vostre abilità.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.